Le tabelline

Tabelline

Quest'anno ho osservato due metodi di risoluzione delle operazioni: sottrazione e divisione.

Ho scoperto il metodo canadese per fare le divisioni ed il metodo giapponese per eseguire le moltiplicazioni senza calcolatrice. Per osservare una divisione con il metodo giapponese basta cercarla su youtube. Mentre la moltiplicazione con metodo canadese si trova in rete, ed è necessario leggere il file  che si apre.

In successivi articoli vi parlerò di questi due metodi. Forse le due tecniche, sono usabili con alunni diversamente abili per aggirare le loro difficoltà nell’uso delle tabelline. I metodi in vigore oggi nella scuola italiana prevedono l’uso di queste ultime per risolvere queste operazioni di calcolo. Ma cosa sono le tabelline? Prontuari, che gli scolari devono imparate a memoria, con dispendio di energie e tempo per apprendere non solo le tabelline, ma anche i due metodi per risolvere; divisioni e moltiplicazioni, che non sono molto semplici da memorizzare e danno comunque problemi con i grandi numeri. In questo caso il ricorso alla calcolatrice e obbligatorio, se non si vuole cimentarsi in operazioni lunghe e complicate. Perché oltre le, tre cifre le due operazioni diventano impegnative. Naturalmente gli studenti che hanno più capacità di memorizzare di memorizzazione, sono di gran lunga più avvantaggiati dei ragazzi con minori potenzialità mnemoniche. In definitiva una tabellina altro non è, che la somma del numero base, per se stesso, tante volte quanto indica, il secondo numero della tabellina.

Esempio; due per cinque altro non è, che il 2 somato 5 volte per se stesso, che da come risultato 10. Noi siamo abituati a pensare che una tabellina si fermi a 10 invece non è così in teoria, trattando con una sequenza di numeri che non ha fine, anche una tabellina non ha una fine. Ossia è possibile anche fare 11 per 2 o 12 per 2 e così via fino ad infinito.  Anche moltiplicare quindici per tre, equivale a sommare il quindici tre volte, per se stesso. Da ciò la possibilità di creare la tabellina del 15. Questa costruzione può essere ripetuta all'infinito.  Però per convenzione consolidata nei paesi occidentali ci si ferma alla tabellina del 10.  Da qui il dato che una tabellina è un insieme di moltiplicazioni. Ed una moltiplicazione altro non è che un metodo per abbreviare la somma del numero base per se stesso tante volte quanto indica il secondo temine della moltiplicazione. Da ciò un primo metodo per imparare le tabelline, con il metodo della somma. Metodi alternativi per imparare le tabelline, trattando con ragazzi affetti da discalculia è una necessità. Come docente di Sostegno sono speso a contatto con il problema della scarsa, se non mancata conoscenza di questo strumento. Devo però rilevare, che il problema comune anche con ragazzi non affetti da questo disturbo, che spesso ha generato confusione e ha richiesto un’attenta osservazione, per non fare danni. Tornando al discorso tabelline. La calcolatrice si è rilevata un ottimo ausilio per aggirare il problema. Certo non lo risolve però semplifica la vita. Le tabelline sono alla base di molte operazioni come, potenze, radici, espressioni numeriche, ed algebriche. Dobbiamo parlando di matematica considerarla come un muro, se non di pongono le fondamenta non si può sovrapporre i restanti strati per arrivare all’altezza desiderata. Solo conoscendo il pregresso si può imparare il successivo. In rete esistono vari metodi per semplificare l’acquisizione delle tabelline. Uno di questi e il metodo del rovesciò. Ossia se tre per cinque fa quindici. Anche cinque per tre fara quindici. Altro esempio 6*8= 48 ma anche 8*6=48. Perché la  tabellina come la moltiplicazione gode della proprietà commutativa, ossia cambiando l’ordine degli termini il risultato non cambia. Sfruttando questo principio possiamo imparare le tabelline in mèta tempo.

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