Un solo suono due consonanti

Consonanti con suoni identici

Oggi do una sbirciatina ad due lettere dell’alfabeto che mi hanno creato in passato non pochi problemi, specie nel dettato con alunni con difficoltà di scrittura.  Parlo di un suono riconducibile a due consonanti: ci e kappa, che apparentemente non hanno nulla in comune a prima vista. Poi ricercando sul web, ho scoperto che le due consonanti rappresentano lo stesso suono e in passato erano usate in modo intercambiabile. Poi la c ha sostituito la kappa nella grafia di tutti i giorni quest’ultima, sopravvive come arcaismo nell’alfabeto italiano che deriva da quello latino. Ho anche scoperto che il tedesco usa l’alfabeto latino e la kappa è correntemente usata per esprimere i suoni.

Prima lettera k

K maiuscola

k minuscola

Forse di origine egiziana visto che questo simbolo era in uso presso gli antichi egizi come geroglifico.

Da una ricerca sul web, ho consultato il dizionario on line della Hoepli, Grandi dizionari, ed ho trovato.

Lettera dell’alfabeto greco e latino e di altri alfabeti moderni. Nome esteso cappa (ant. Ca).

Nelle lingue romanze fu usata graficamente al posto della c come occlusiva sorda.

In italiano rappresenta il suono della consonante occlusiva velare sorda, e si incontra unicamente in parole e locuzioni di origine straniera entrate nell’uso corrente ( killer, karate, poker, kaiser) e in vocaboli derivati da nomi propri stranieri (kennediani).

Nel gergo può sostituirsi alla c per dare alle parole connotazione negativa in senso militarista e autocratico: Kapitalismo, Amerika.

Seconda lettera c

Questa lettera come già detto è una occlusiva velare sorda (il suono proprio della c di casa, fuoco, acuto).

Lettera c

Lettera dell’alfabeto latino e delle lingue che lo adottano. Il suo nome in italiano è ci e rappresenta la consonante occlusiva velare sorda (comunemente detta c dura) davanti alle vocali: a, o, u, ( per esempio casa, come, cura; davanti ad e, i, il suono è reso con il digramma ch; chela, chitarra), stesso suono davanti ai diagrammi con c più consonante esempio, cresta; o in finale di parola (tic). Questa consonante rappresenta anche il suono semiocclusiva prepalatale sorda, comunemente detta c dolce, davanti alle vocali e, i, ( per esempio cena, cima). Il suono è reso con la c dolce nei dittonghi  c più vicale e, i, seguita dalle vocali a,u, o, esempio ciarla, ciondolo, ciuffo; entrambi i suoni possono avere grado tenue o medio e, nelle grafie doppie, di grado forte. La ci entra inoltre nel diagramma sc davanti alle vocali: a, e, i, e nel triagramma sci (davanti ad a, o, u,), che indicano la consonante fricativa palatale sorda (scena, sciame).

Fonte il dizionario italiano.

Sito: dizionari.corriere.it

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