Lezione di Storia: I Germani

Oggi faccio una breve lezione di storia antica parlando del popolo dei germani e precisamente dei popoli che posero fine all'Impero Romano d'Occidente.

Chi erano i germani

Sono un insieme di popoli che abitavano le regioni comprese fra la Scandinavia e l’Europa centro orientale, cioè vivevano lungo il confine dell’Impero Romano. Parlavano lingue indoeuropee; appartengono a questo ceppo di lingue: Latino, Tedesco, Francese, Italiano, Greco, Francese, Inglese, Romeno, Spagnolo, Portoghese e Celtico. Comprendevano i Goti (divisi in Visigoti ed Ostrogoti), Vandali, Svevi, Angli, Sassoni, Franchi, Burgundi, Alamanni e Longobardi. Erano stati a contatto con i Romani fin dal II secolo d.C. gli imperatori Cesare ed Augusto avevano tentato di conquistare i loro territori ma senza successo.

Economia dei germani

Alcuni erano popoli stanziati su un territorio, mentre altri erano semi-nomadi,  praticavano l’allevamento  e la pastorizia nonché un agricoltura di sussistenza, ossia fruttando la terra fino a quando era fertile, per poi abbandonarla, quando si esauriva, per trasferirsi in altre zone. La guerra e la razzia ai danni dei popoli vicini era un’attività praticata dai germani.

Organizzazione sociale

Alla base della società germanica vi era la tribù o stirpe che raccoglieva diverse famiglie patriarcali, cioè controllate da un membro anziano e legate fra loro da vincoli di parentela. Tutte le decisioni erano prese dall’Assemblea degli uomini liberi, formata da Adalingi (guerrieri più importanti) e Arimanni ( guerrieri meno importanti). L’assemblea spesso eleggeva un capo detto Re che comandava il popolo in battaglia, ma rispondeva del suo operato all’assemblea. Nella società germanica il guerriero era una figura molto importante. Al di sotto dei guerrieri vi erano gli Aldii (uomini semi liberi ) obbligati a coltivare la terra. Al grado più basso vi erano gli schiavi, che erano prigionieri di guerra.  La religione dei germani era politeista e controllata dagli Sciamani, persone ritenute in grado di parlare con le divinità.

I legami di sangue e la fedeltà personale.

Questi due elementi erano molto importanti per questi popoli; specie i rapporti di fedeltà che legavano il capo ai guerrieri che gli fornivano aiuto ed in cambio ricevevano parte del bottino ottenuto in guerra. I guerrieri erano legati alle Comites composte da i figli delle famiglie meno ambienti che diventavano compagni dei guerrieri.

Il popolo delle steppe

Gli Unni sono un popolo nomade originario delle steppe asiatiche ai confini dell’impero cinese, forse di etnia mongolica, questo popolo minaccio la Cina già dal III secolo a.C. Gli unni a differenza dei germani era un popolo di pastori guerrieri che si spostavano a cavallo o con carri che usavano come abitazione per le loro famiglie. La potenza degli unni stava nel fatto di poter combattere a cavallo scagliando frecce con il loro piccoli archi che avevano una gettata superiore a quella dei loro nemici.

Gli unni in marcia verso ovest

Nel I secolo d.C. l’imperatore cinese riuscì ad abbattere la potenza unna sottomettendoli. Molte tribù preferirono migrare verso Ovest minacciando India e Persia e spingendosi verso le pianure dell’Europa Nord Orientale partendo dal Caucaso.

L’inizio delle invasioni: “l’effetto domino”  

La discesa degli Unni verso Occidente spinse i popoli germanici contro l’Impero romano perché questi ultimi  non riuscirono a fermarli e furono cosi costretti a postarsi nei territori dell’impero. Si verifico cosi una vera migrazione di popoli in cerca di una nuova terra in cui vivere.

Alarico e il sacco di Roma

Spinte dai popoli unni le tribù Visigote guidate da Alarico nel 378 ad Adrianopoli sconfissero l’esercito romano e si insediarono in tracia con la promessa di difenderne i confini. Il loro capo però spinto dalla sete di conquista si sposto verso Roma e nel 410 cinse d’assedio la città  che non era più la capitale dell’impero romano ma solo la città simbolo e riuscì a saccheggiarla. Il suo successore Ataulfo condusse i visigoti in Spagna dove fondarono il proprio regno.

I Vandali

Si stabilirono nell’africa settentrionale e furono l’unico popolo germanico ad usare una flotta con cui invasero Sardegna e Corsica.

Attila e gli Unni

Nel 451, il re degli unni Attila si mosse con un grande esercito, composto da Unni e popoli germanici sottomessi, verso la Gallia, per devastarla ma fu affrontato da un esercito composto da Romani e Germanici che riuscirono a sconfiggerlo presso i Campi Catalaunici. Questa battaglia cambio il corso della storia. Dopo la sconfitta gli unni riorganizzatisi calarono in Italia devastando la Pianura Padana ed il Veneto. Nel 453 la minaccia unna termina a causa di una pestilenza che decimo l’esercito di Attila, in quest’anno anche lui trovo la morte.  
  
La fine dell’Impero d’Occidente

Nel 455 l’imperatore Valentiniano III venne assassinato e i Vandali ne approfittarono per saccheggiare Roma guidati da Genserico. Per un ventennio sul trono si successero imperatori deboli ed incapaci fino a 475 quando fu eletto al trono Romolo Augustolo ultimo imperatore d’occidente deposto da Odoacre capo degli Eruli che riconsegno le insegne imperiali ed ottenne dall’Imperatore d’Oriente il permesso di governare l’Italia per conto dell’Impero nel 476 anno in cui finisce ufficialmente l’impero romano d’occidente.




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